Camilla Ravera
Nata
in provincia di Alessandria nel 1889, fu per vari anni insegnante
elementare. Durante la dittatura fascista si rifugiò all’estero e nel 1927 assunse un ruolo decisivo nella segreteria del PCd’I; nel 1930, rientrata clandestinamente in Italia, fu arrestata e incarcerata. Nel 1939, insieme a Umberto Terracini, condannò il patto russo-tedesco per la spartizione della Polonia e venne espulsa dal Partito. Nel dopoguerra la linea togliattiana del PCI le permise di ritornare nel partito e fu eletta nel 1946 al Comune di Torino; fu poi deputata al Parlamento dal 1948 al 1958. In
seguito fu dirigente dell’UDI (Unione Donne Italiane).
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